Ritrovarsi con un fucile in mano, nel bel mezzo di una battaglia tra nazisti e alleati, mentre l’atmosfera circostante sembra quella delle allegre scampagnate domenicali, è una sensazione comprensibilmente sui generis. La guerra è una cosa seria e DICE dovrebbe saperne qualcosa. Come dite? L’ironia di Bad Company? Vero, ma seppur eccessiva e volutamente paradossale, permea un'avventura che si protrae all’interno di scenari verosimili.
Battlefield Heroes invece stacca completamente con tutto il resto. La compagnia svedese ha deciso di sfornare l'ennesimo shooter, ripiegando però sulla visuale in terza persona e su qualcosa che fosse non solo godibile e simpatico ma anche profondamente stilizzato e caricaturale nel suo aspetto. In sintesi un cartoon-shooter, come amano definirlo i suoi stessi creatori.
Battlefield Heroes è goliardico senza mezze misure. Capiterà così di trovarvi davanti anche soldati in kilt.
Uno dei principali vantaggi di Heroes (e non potrebbe essere altrimenti) è il fatto che sia completamente gratuito, potendo tranquillamente scaricare il client dal
sito ufficiale . Una volta completata la registrazione quindi, vi getterete automaticamente nella mischia. Il passo iniziale, ovviamente, riguarderà la creazione di un proprio personaggio, selezionabile fra tre differenti classi, ognuna in possesso di caratteristiche specifiche e un arsenale personalizzato che prevede l’equipaggiamento di un’arma primaria e di una secondaria, oltre agli esplosivi.
Il Commando ad esempio, sarà più orientato verso un approccio stealth, privilegiando gli attacchi a largo raggio grazie al suo fucile di precisione, oppure il corpo a corpo sfruttando il coltello. Il Gunner invece farà della potenza bruta la sua ragione di vita, pronto a silurarvi con la sua dotazione pesante e dotato all’occorrenza di uno scudo protettivo attivabile. Il Soldier possiede una quantità limitata di kit curativi e imbraccia le classiche armi tipiche della fanteria.
L’editor di base consente di scegliere l’aspetto iniziale del proprio alter ego virtuale ma per ottenere ulteriori personalizzazioni e abiti extra, anche tra i più assurdi, si dovranno compiere gli idonei acquisti nelle sezioni dedicate, attraverso l’ormai collaudato sistema di microtransazioni che caratterizza i titoli onlin esenza abbonamento.
Saprete essere sufficientemente veloci per sfuggire ai proiettili che volano in ogni direzione?
Fare il proprio esordio su una delle mappe disponibili sarà come ritornare ai tempi in cui si giocava a guardie e ladri nel cortile sotto casa. Nessuna tattica preconfezionata, nessun movimento coordinato e ragionato,
l’obiettivo ultimo è semplicemente quello di sopraffare i propri avversari in qualunque modo possibile, correndo e saltando all’impazzata per non rendersi dei facili bersagli, cercando di sottrarre le basi altrui e di mantenere il controllo delle proprie fino a quando uno dei due team non raggiungerà lo zero.
La varietà non rappresenta certo il punto forte dal momento che la modalità è una sola e quello che conta in fin dei conti è il livellamento verso l’alto del personaggio, per potenziare le abilità a propria disposizione e destreggiarsi più agevolmente sul campo di battaglia. Infatti ogni volta che si otterranno degli Hero Points, (incamerabili ad ogni passaggio di livello o in seguito al completamento di determinate missioni che prevedono degli obiettivi), potranno essere impiegati per migliorare alcune caratteristiche, in una scala di valore che va da uno a cinque.
l sistema di controllo non poteva che essere semplice e immediato data la natura del gameplay. Ciò ovviamente va a favore della frenesia e del divertimento puro e semplice, ma potrebbe non essere digerito dagli utenti che apprezzano ben altro tipo d’azione. Insomma se volete imbracciare un’arma ma farlo con criterio avete sbagliato gioco, qui non troverete spazio per la tattica.
I veicoli fanno la loro parte nel rendere il tutto ancora più caotico, specialmente nel momento in cui si sale su una cingolato e ci si mette a investire chiunque si trovi nelle vicinanze o a far saltare in aria chi è più distante. Le jeep hanno il solo scopo di traghettare i soldati da un punto all’altro delle estese mappe, ma non è particolarmente consigliabile rimanere a bordo più del necessario se non si vuole finire puntualmente arrosto e ripartire dal più vicino punto di respawn.
Infine ecco gli aerei, croce e delizia (a seconda dei punti di vista) dei vecchi Battlefield: potevano forse mancare? Ma nemmeno per sogno, ed ecco quindi che capiterà di vedere improbabili avieri sfrecciare nel cielo azzurro mancando troppo spesso il bersaglio, prima di essere tristemente abbattuti da qualche postazione fissa.
All'occorrenza è possibile appostarsi in zone sopraelevate e fare del vantaggioso cecchinaggio. Per raggiungere le aree sottostanti non si dovrà far altro che spiccare un salto e aprire il proprio paracadute.
DICE ha svolto un lavoro più che soddisfacente visto lo
spirito su cui si basa il gioco e il fatto che sia completamente gratuito. Un titolo semplice, senza troppe pretese, che si propone di catturare l’attenzione promettendo partite divertenti e rapide (quando i server non danno problemi), potendo essere fruito anche per fasce temporali limitate, sebbene un minimo di livellamento sia indispensabile per non farsi prendere a pesci in faccia da chiunque.
Il motore grafico è lo stesso che è stato sfruttato per Battlefield 1942 e la scelta è stata operata con lo specifico intento di aumentare il più possibile l’accessibilità a qualunque tipo d’utenza, visti i modesti requisiti minimi richiesti.
I numeri per il momento stanno dando ragione agli sviluppatori,
che hanno annunciato il superamento di un milione di account attivi già nelle prime settimane successive al lancio. Se cercate qualche alternativa valida alla routine videoludica senza dover pagare alcunché, avete trovato quello che fa al caso vostro. Se siete dei feticisti della customizzazione occhio al vostro denaro, la cosa a lungo andare potrebbe essere deleteria. Però volete mettere la soddisfazione di aggirarsi vestiti da pirata, imbracciando un bazooka? Jack Sparrow senz’altro approverebbe.